Il cioccolato fa bene alla salute
Il cioccolato, prezioso oro bruno dal gusto sublime che sazia ogni palato, incanta ogni cuore, dal povero al re. Amaro eppur così dolce, peccaminoso ma caro agli Dei, deliziosa spezia che affascina e inebria. Piccante come l’amore, incarna sentimenti di desiderio e lussuria. Infiamma lo spirito dell’amante, Dissipa la nebbia della mente, Regala il sorriso al bimbo, ispira l’arte e l’immaginazione, rinfranca l’anima. Sa ammaliare ciascuno dei 5 sensi in un alchimia di gusti e profumi eterni, il cioccolato: frutto mistico di gioia ed estasi.
“La natura non ha mai concentrato due volte una tale profusione di preziose sostanze nutritive nello spazio così ristretto di un chicco di cacao”
fu l’osservazione del naturalista Alexander von Humboldt (1769-1859).
IL CIOCCOLATO FA BENE ALLA SALUTE
Il cacao deve il suo potere eccitante alla teobromina, una sostanza simile alla caffeina, e all’anandemide, due veri e propri euforizzanti. La sensazione di benessere che ci regala non è solo per il suo splendido aroma, ma perché il cacao stimola la produzione di serotonina il famoso ormone del buon umore.
Contiene il burro di cacao, una sostanza grassa che lo rende un alimento ipercalorico (circa 500-600 kcal/100 g) da consumare quindi in dosi moderate, ma non per questo da evitare. Non contiene colesterolo e i grassi sono costituiti per la maggior parte da acido steatico, che viene trasformato dall'organismo in acido oleico, un grasso insaturo buono. Questi grassi aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL e aumentare quelli del HDL. *
*Molto cioccolato in commercio contiene grassi vegetali diversi dal burro di cacao. La legislazione alimentare consente la differenziazione con quello che ne è privo, assegnando a quest'ultimo la definizione di "cioccolato puro".
Sono moltissimi gli studi scientifici che hanno evidenziato le proprietà benefiche del cioccolato, dovute principalmente alle sostanze antiossidanti contenute.
Ecco cosa troviamo in quel cubetto di cioccolato puro:
Metilaxantine: sostanze che stimolano la funzione cardiaca, aumentano il livello di attenzione, le capacità di concentrazione e aumentano la resistenza alla fatica.
Feniletilamina: sostanza che stimola la dopamina, ritarda la comparsa della fatica, calma il senso di fame e favorisce la veglia.
Anandamide: è un neurotrasmettitore con una vera e propria funzione “anti stress” simile a quella esercitata dalle endorfine. Ha azione antiossidante e antiinfiammatoria e stimola le difese immunitarie.
Polifenoli, tannini e flavonoidi. Queste ottimizzano le funzioni di tutti i sistemi biologici, contrastando l’origine di malattie degenerative e dell’apparato cardiovascolare.
Va sfatato il mito che causi la carie, in quanto i tannini contenuti riducono la proliferazione di batteri, il fluoro rinforza la struttura dei denti e i fosfati modificano la produzione degli acidi, risultanti dal metabolismo degli zuccheri. Non è controindicato nemmeno per i diabetici, anzi, ha un basso indice glicemico e i polifenoli stimolano l’insulino-sensibilità.
Contiene altri numerosi componenti nutrizionali, quali glicidi, proteine, vitamine, oligoelementi vari che lo rendono un perfetto ricostituente, energetico e antiossidante.
Oggi, per fortuna quindi, i nutrizionisti hanno smentito i luoghi comuni in tema di cioccolato e al contrario lo inseriscono nella corretta dieta quotidiana con l’unica raccomandazione di non abusarne. Tutte le sue proprietà, che fanno riferimento alla pasta di cacao al 100%, rendono infatti tale alimento una sostanza naturale con delle proprietà intermedie tra quelle nutrizionali e quelle preventive e/o curative.
Degustazione del cioccolato
Degustare il cioccolato significa sperimentare, con tutti e cinque i sensi, i suoi caratteri organolettici. Tali caratteristiche variano in base al tipo di cacao e alla lavorazione utilizzata, ma anche in funzione alla temperatura e l’umidità dell’ambiente in cui è gustato.
Per valutarne la qualità, s’inizia con un’analisi visiva per verificare l’aspetto lucente e omogeneo. L’intensità del colore dipende dalla % di cacao contenuta. Se ne valuta poi consistenza e la granulosità al tatto: un buon cioccolato non deve essere appiccicoso e risultare modellabile con il calore delle dita. Quando si spezza, si deve generare un suono netto e deciso, il caso contrario potrebbe indicare la presenza di grassi aggiunti.
Prima di gustarlo, va annusato per percepire l’intensità, la persistenza e la ricchezza dei profumi. Finalmente si è giunti all’analisi gustativa: il cioccolato va frantumato e poi schiacciato dolcemente, distribuito su tutta la bocca per riconoscere tute le note gustative quali dolcezza, acidità, amarezza
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